L’ESPANSIONE DEL REGNO (XV E XVI SECOLO)

Il XV e il XVI secolo sono definiti "l’era dei re guerrieri" (Ewuare, Ozuola, Esigie, Orhogbua e Ehengbuda), ciò che anche appare dalla produzione artistica dell’epoca . Ewuare viene descritto come un "grande stregone, medico, viaggiatore e guerriero", che avrebbe conquistato un gran numero di città e villaggi.
Sotto il suo dominio il regno si ampliò a nord fino alla regione di Etiki e di Ono e ad est fino al Niger, frontiera naturale che non è mai stata oltrepassata. Sappiamo poco dell’espansione verso sud, mentre è chiara la convinzione che la ricchezza venisse appunto da sud (il mare). La guerra divenne nel regno pratica essenziale e costante, e ad essa si faceva ricorso sia per reprimere rivolte che per motivi espansionistici. Le trasformazioni che Ewuare apportò alla struttura interna come la centralizzazione politica e importanti modifiche amministrative furono quanto mai rilevanti per la stabilizzazione del regno. Ewuare raggruppò inoltre i villaggi esistenti nella zona dove sorge l’attuale città di Benin e fece costruire intorno al nucleo centrale un gigantesco sistema di bastioni e di fossati , con nove torri provviste di strutture difensive a protezione della reggia. La città vecchia, con le sue capanne impastate di terra, fu incendiata e ricostruita con mattoni d’argilla, secondo l’uso degli Yoruba. E molto probabile che il re abbia anche pianificato e realizzato la divisione in due della città: da una parte il settore riservato all’Oba (Ogbe) e dall’altra la città vera e propria con gli alloggi delle persone preposte al culto reale e degli artigiani al servizio del sovrano. Anche la reggia trovò la sua sede definitiva e divenne il centro politico e religioso del reame. Il nome di Benin fu cambiato in Edo. Ewuare promosse molte importanti modifiche negli alti livelli amministrativi come l’istituzione dei capi-villaggio (Eghaerbo d’Ore, in cui Ore vale città), che erano guidati dall’ Iyase, condottiero e comandante supremo dell’armata. Costituì poi la "società del palazzo": Eghaecbon ‘Ogbe (Ogbe = quartiere del palazzo). In questa circostanza gli Uzama persero il loro ruolo predominante sul piano politico, dato che Ewuare stabilì la successione al trono in linea diretta e nominò membro di diritto degli Uzama il principe ereditario (Edqyken), già designato quando il re era ancora in vita.
Ewuare si dette cura anche di circondare in misura sempre maggiore la regalità di un’aura sacra e divina. Risalgono probabilmente alla sua epoca le cerimonie annuali per la protezione e la purificazione del regno, come quelle in onore degli antenati regali (Ugie Erha Oba) e il culto Igtte, destinato a rafforzare i poteri mistici del re. In questo periodo si prestò anche una cura particolarissima alle ricche vesti da cerimonia dell’Oba e della sua corte.
Grazie all’espansione del regno verso il nord, il commercio con gli Yoruba, i Nupe e gli Haussa era fiorente. Tra le merci che venivano scambiate l’agata aveva un posto molto importante. Secondo il geografo arabo Al Bekri (XI secolo) la si trovava nella zona fra Taddemekket e Gadames, e perveniva fino agli Haussa e ai Nupe grazie al commercio transahariano. Nel Benin le pietre preziose lavorate dai Nupe erano molto apprezzate. I commercianti Yoruba le portavano fino a Ilorin dove si formò un centro per la lavorazione dell’agata importata e delle perle di vetro.
Le agate costituivano un elemento indispensabile degli abiti da cerimonia perché sottolineavano, fra l’altro, la dignità e il rango. Con i coralli rossi, che Ewuare avrebbe rubato a Olokun (dio del mare), le agate formavano una parte del tesoro pubblico posto sotto la responsabilità dei dignitari Iwebo, designati dallo stesso Ewuare, che erano anche incaricati di vigilare sugli emblemi e sulle vesti del sovrano.
La leggenda del furto dei coralli di Olokun ad opera di Ewuare potrebbe essere collegata la questione è aperta a un contatto, diretto o indiretto, con i portoghesi, dato che per raggiungere il palazzo di Olokun, Ewuare avrebbe dovuto traversare Ughoton (Gwato) Secondo il cronista portoghese Galvao, Ruy de Sequeira avrebbe fatto un viaggio attraverso il Benin nel 1472, ma il testo non precisa se si fosse recato nella città di Benin o se avesse semplicemente visitato il porto di Gwato. Si può supporre che Sequeira non abbia potuto ottenere informazioni riguardanti l’impero del Benin se non nei porti dell’omonimo golfo.
Dopo la morte di Ewuare il regno attraversò un periodo molto turbolento, governato da sovrani estremamente deboli. L’Oba Ozuola, che sali al trono verso il 1481 e al quale, nei libri di storia del Benin, si attribuisce il titolo di "grande guerriero", dovette richiamare all’ordine villaggi e regioni infedeli in tutto l’impero e anche gruppi ribelli all’interno stesso del quartiere del palazzo. Sotto il suo regno si verificò una svolta decisiva, quando il portoghese Joào Alfonso d’Aveiro raggiunse 13 nel 1486, la grande città di Benin. Le prime relazioni commerciali, destinate a provocare le conseguenze che conosciamo erano ormai stabilite.

Il regno del Benin

 

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