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ORIGINI
DELLA DINASTIA DEL BENIN
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Le nostre conoscenze dellepoca
oscura del regno del Benin, anteriore al 1485 (data darrivo dei
portoghesi), si fondano per lo più fatta eccezione per qualche scoperta archeologica su
tradizioni orali, molte delle quali annotate e pubblicate da un cronista locale, il Capo
J.E. Egharevba. Come spesso accade nelle leggende riguardanti lorigine degli stati, la creazione del Benin affonda le sue radici nella mitologia. La tradizione edo considera la fondazione dello stato come opera della divinità Osanobua. Osanobua mandò i propri figli a vivere sulla terra. Per questo viaggio essi erano autorizzati a portare con sé, come viatico, qualcosa di loro scelta. Ognuno di loro scelse dei poteri o degli oggetti dotati di forze magiche o che potessero garantire la ricchezza, oggetti che comunque supponevano utili sulla terra. Il figlio più giovane, per consiglio di un uccello, prese con sé un guscio di lumaca, che considerava però totalmente inutile. Ma al loro arrivo i figli di Osanobua constatarono con sgomento che la terra era sommersa dalle acque: tutto ciò che avevano scelto e portato dal cielo (Iso) si rivelò inutilizzabile per il soggiorno sulla terra (Agbo). Apparve allora allultimogenito luccello suo consigliere, e gli ordinò di rovesciare il guscio che aveva con sé: ne sgorgò una massa infinita di sabbia che ricoprì lacqua formando una immensa distesa di terra. Così il più giovane dei figli di Osanohua divenne il sovrano di tutta la terra. I fratelli furono costretti ad affittare o acquistare da lui dei territori per potervi fondare nuovi stati. Nella maggior parte dei casi una leggenda ha sempre un fondamento storico, e ciò vale anche per questa: il sovrano del Benin, antenato di tutti i futuri re, era un Ogiso, un signore dei cieli, e tale doveva dunque essere considerato. Le poche indicazioni di carattere storico di cui disponiamo per questo periodo si basano comunque su semplici supposizioni. Sembra probabile che le prime tribù, provenienti dal Sudan geografico, si siano introdotte nella regione del Benin in epoche diverse. Si trattava degli antenati degli attuali Edo, che vivevano in villaggi indipendenti, sotto lautorità di capi locali. La scoperta di diversi utensili neolitici fatta in occasione di lavori agricoli nei dintorni di Benin City, fa supporre che prima di queste diverse migrazioni un altro gruppo etnico abbia vissuto nella regione. Grandi movimenti migratori da nord e da est hanno avuto luogo verso l800 d.C. E stato probabilmente in questo periodo che gli Edo si sono introdotti nella foresta e nelle contrade dellattuale Benin. Sembra che la prima dinastia, quella degli Ogiso, i "signori dei cieli" (Ogie = signore, re e isa = cielo) sia nata intorno al 900 d.C. 8. avrebbe tratto origine da un consiglio di anziani riconosciuto dal popolo. Avrebbero regnato trentuno sovrani e il primo Ogie (re), Igodo, avrebbe dato al Benin il nome di Igodomigido ("città delle città" o "paese di Igodo"). Ere, il suo successore, introdusse già importanti innovazioni, come la nomina degli Ughoro, i cronisti reali, incaricati di trasmettere la memoria degli anniversari della morte dei re e le date degli avvenimenti importanti che avevano contraddistinto il regno di ognuno di essi, memorizzando tutto ciò sotto forma di racconti. La produzione di figurine di argilla che venivano ornate di simboli, avrebbe avuto lo stesso scopo. Ere avrebbe anche promosso listituzione del gruppo detto dei "creatori di re" (Uzama), della seconda dinastia, nonché la costituzione delle diverse corporazioni organizzate, come quelle degli scultori del legno, dei tessitori, dei ceramisti, degli ebanisti e dei conciatori di pelle. Sarebbe stato altresì responsabile dellintroduzione di diverse insegne della dignità regale, come il trono rettangolare (Agba), il ventaglio rotondo di cuoio, le ceste rotonde di rafia e cuoio e la spada. Sembra che già molto presto i re inviassero i propri figli nei vari villaggi dei dintorni, per essere più sicuri del loro assoggettamento che doveva comunque essere riconfermato, attraverso un giuramento e lattribuzione di onori, quando un nuovo Ogiso saliva sul trono I vari autori hanno collocato la fine della dinastia degli Ogiso, con qualche divergenza, tra il 1150 d.C. e il 1250-1300 d.C. 18. Questultima indicazione è probabilmente la più attendibile. Nonostante la mancanza di precisi dati storici sul periodo degli Ogiso, sembra che esso abbia rivestito una grandissima importanza anche sul piano artistico e artigianale, per la vita religiosa, sociale e politica del Benin. Le stesse teste commemorative, realizzate in onore degli antenati, che ornavano gli altari, risalirebbero alla dinastia Ogiso. Le prime sono state fatte verosimilmente in argilla, e successivamente in legno. Fu probabilmente lespulsione dellOgiso Owodo, un incapace che segnò la fine di questo periodo. Seguì una specie di interregno. Allora, anche se le regole della successione prevedevano che valesse, allinterno della famiglia, il diritto del maggiore, si tentò di far eleggere lOgiso dallinsieme dei capi. Evian, primo sovrano eletto, cercò tuttavia di far scegliere suo figlio come successore, ma il popolo reagì con violenza allintrigo. È probabile che si sia trattato di un inutile tentativo per instaurare una nuova dinastia.
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